Un’attesissima visita nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e in Sud Sudan: Papa Francesco in terra africana per sostenere la pace e la giustizia.
Papa Francesco si recherà a Kinshasa prima di recarsi a Juba, la capitale del Sud Sudan, dal 31 gennaio al 5 febbraio. Si tratta del suo quarantesimo viaggio all’estero.
Rinviata dal luglio 2022 a causa delle condizioni di salute del Papa, questa visita rimane un simbolo di pace e un grande invito a ricordare tutte le guerre dimenticate del continente africano. Oltre alle autorità, il Papa incontrerà le vittime della violenza, gli sfollati, il clero e i rappresentanti delle associazioni caritative.
In Congo è atteso con gioia e speranza per una pace tanto attesa. “Siamo molto felici di riceverlo, di vederlo sul nostro territorio e di ascoltare da lui un messaggio di pace, in questo momento in cui la Repubblica Democratica del Congo è in fermento”, confida suor Silvana, la nostra sorella missionaria a Kinshasa. Le parole del Papa sono un incoraggiamento per tutti gli abitanti di questo Paese, da anni segnato da guerre e conflitti, e un invito ai leader a risolvere i problemi reali del Paese.
Nel Sud Sudan, lo Stato più giovane del mondo, indipendente dal 2011 e afflitto da un’instabilità cronica.
Dal 2013 il Sudan del Sud è stato teatro di una sanguinosa guerra civile che ha causato la morte di quasi 400.000 persone. Nel 2018 è stato firmato un accordo di pace, ma la faida tra i due grandi rivali Riek Machar e Salva Kiir persiste!
Nel 2019 è stato organizzato un “ritiro spirituale” in Vaticano con i rappresentanti politici del Paese. In questa occasione, il Papa ha baciato i piedi dei due leader rivali per pregarli di fare la pace, un gesto forte che ha lasciato il segno.
Suor Mary Stephanos, Provinciale del Medoriente, spiega cosa significa questa visita in Sud Sudan per le suore e per il popolo sudanese: “Il Sud Sudan è un Paese devastato da tanti anni di guerra e di conflitti. Oggi è duramente colpita dalla povertà. Questa visita è particolarmente importante per la popolazione del Sudan meridionale per incoraggiare e ridare la fiducia. È un messaggio che la pace è possibile. Che la pace e l’unità del popolo sono l’unico modo per sviluppare questo caro Paese.”
Continua suor Mary: “Per me la ricchezza di questo Paese è la sua gente e la visita del Papa sicuramente la renderà consapevole di questa verità e ricchezza. Il fatto che un Papa si rechi nel Paese più piccolo del mondo è un’espressione dell’amore di Dio per sostenere il popolo nel processo di guarigione delle ferite causate da tanta violenza e distruzione. È anche per aiutare il popolo a progredire”.
Per suor Mary, ancora questa visita è l’occasione per ricordare l’importanza della convivenza e un invito alla fraternità solidale.
La stessa invita tutti a pregare per questo Paese e perchè questa visita sia una benedizione per tutto il popolo del Sudan meridionale, per tutti noi e per il mondo intero.
Infine Sr Mary dice: “Mi è stato chiesto di comunicare l’importanza della visita del Papa a Juba, in Sud Sudan.