La nostra esperienza a Bangalore
È con immenso onore e gratitudine che condividiamo la nostra esperienza trascorsa a Bangalore, presso la comunità delle Suore della Carità e la Nemesia Academy, una scuola che è molto più di un semplice edificio di mattoni: è un luogo dove si coltivano speranze e si fornisce un futuro migliore ai bambini di questa comunità. Questa avventura è stata un viaggio straordinario che ha arricchito la nostra vita in modi che sono difficili da descrivere a parole.
Innanzitutto, vorremmo sottolineare quanto questa esperienza sia stata estremamente positiva e appagante sotto molteplici aspetti. Sin dall’inizio, abbiamo avuto l’opportunità di instaurare rapporti umani autentici e significativi e sin dal nostro arrivo siamo state accolte molto calorosamente e ci siamo sentite subito parte della comunità. Non è stato difficile stare lontane da casa, anche grazie a piccoli gesti che a modo loro hanno fatto la differenza, come iniziare la giornata con del caffè o assaggiare la “pizza” indiana fatta in casa!
La gentilezza e la generosità delle Suore della Carità e della comunità locale hanno reso il nostro soggiorno a Bangalore un’esperienza indimenticabile. La loro dedizione al servizio degli altri è un esempio che continuerà a ispirarci per tutta la vita.
Una delle parti più sorprendenti di questa esperienza è stata la possibilità di entrare a contatto con una cultura completamente diversa e affascinante. Abbiamo avuto l’opportunità di immergerci in usi, costumi e tradizioni che erano completamente nuovi per noi. Questo ci ha aperto gli occhi su una nuova parte di mondo che fino a quel momento avevamo ignorato. Siamo state coinvolte in tante attività dove la cultura indiana era presente ancora più del solito, come la festa dell’Indipendenza e Onam, la festa del grano. Abbiamo indossato abiti locali tradizionali (il sari) e abbiamo anche mangiato nuove pietanze sedute per terra e senza posate. Ci siamo sentite parte della comunità.
Lavorare con bambini provenienti da una varietà di sfondi culturali, linguistici e religiosi, poi, è stato un privilegio unico. Abbiamo imparato a rispettare e apprezzare le differenze, e abbiamo visto come l’educazione possa essere un potente strumento di unione e comprensione in un contesto in cui non è sempre facile trovare un terreno comune.
E’ stato un viaggio ricco di emozioni, colori vibranti, danze e spensieratezza e i bambini della Nemesia Academy lo hanno reso ancora più speciale. Iniziare e concludere la giornata salutandoli all’arrivo dei pulmini era diventato un tenero momento della nostra quotidianità. Abbiamo svolto alcune lezioni in ogni classe, dove i bambini si sono sempre dimostrati attenti e curiosi. L’affetto che abbiamo ricevuto durante le giornate di scuola è stato è stato un costante promemoria della bellezza della connessione umana, che va oltre a ogni limite spaziale, culturale e linguistico.
La nostra esperienza alla Nemesia Academy è stata un viaggio di apprendimento continuo. Abbiamo avuto l’opportunità di lavorare con insegnanti competenti ed esperti, ma soprattutto appassionati, che non si tiravano indietro neanche di fronte alle diverse prove proposte dalla preside, sr. Soni. Gli insegnanti non solo trasmettono conoscenza, offrendo un’istruzione di alta qualità, ma insegnano anche valori fondamentali come il rispetto, la disciplina e l’educazione, ed è stato importante e sfidante per noi avere l’opportunità di contribuire, seppur in minima parte, a questo sforzo.
La partenza dall’India è stato senza dubbio uno dei momenti più difficili di tutto il viaggio. Salutare le persone con cui avevamo condiviso tanto, soprattutto i bambini e le ragazze del convento, è stato doloroso. I loro abbracci affettuosi, i sorrisi e quei grandi occhi neri pieni di speranza rimarranno per sempre impressi nella nostra memoria. Abbiamo imparato da loro ad apprezzare la semplicità.
Questa esperienza ci ha anche permesso di scoprire risorse e capacità inaspettate dentro noi stesse e abbiamo anche acquisito una maggiore consapevolezza dell’importanza di contribuire al bene comune e di fare del volontariato come parte integrante della nostra esperienze di vita.
Il ritorno a casa è stato accompagnato anche dalla volontà, un giorno, di tornare in un paese così magnetico come l’India. Le immense differenze con il mondo occidentale, che all’inizio potevano sembrare un ostacolo, si sono trasformate in una ricchezza. Il rumore incessante dei clacson che si fondeva con il sussurro del vento tra gli alberi tropicali della foresta, creava un “caos quasi ordinato” che ci ha completamente rapite. Questo paese così ricco di storia, cultura e tradizioni ci ha lasciato con un desiderio profondo di esplorare ulteriormente le sue meraviglie.
In conclusione, vogliamo esprimere la nostra profonda gratitudine per averci aperto le porte della vostra comunità, per averci fatto sentire parte di essa, per averci dato l’opportunità unica di conoscere altre comunità, tante persone e le loro storie.
Mentre torniamo alla nostra vita quotidiana, sappiamo che portiamo con noi molto più di quanto avevamo portato qui. Portiamo a casa un cuore grato per le lezioni di vita imparate tra le suore, le ragazze del convento, i bambini della scuola, gli insegnanti e tutto il personale della scuola, oltre a tutte le persone che abbiamo avuto la possibilità di incontrare. Questa esperienza è stata un capitolo fondamentale nella nostra vita, un capitolo che continuerà a influenzare le nostre azioni e decisioni e siamo grate per l’opportunità di aver servito e imparato in questo luogo speciale. Porteremo sempre nel cuore il sorriso contagioso dei bambini della Nemesia Academy, la passione del personale scolastico, la spensieratezza e l’allegria delle ragazze della comunità e la disponibilità delle suore.
Con un enorme grazie,
Anna Rey e Anna Trimarchi