12 ottobre 2020: il primo giorno di scuola un’interruzione involontaria di sette mesi!. Quali avvenimenti vissuti in questo periodo!!!!

L’emozione albergava nel cuore di insegnanti e studenti, anche se i sentimenti erano confusi e contraddittori …

L’ingresso nel complesso scolastico era simile all’ingresso in sala operatoria con il rigoroso rispetto di misure sanitarie.  I giovani camminavano nel verde del giardino, affrettandosi a guardare i muri della scuola, come se li vedessero per la prima volta nella loro vita!  Gli studenti che ho incontrato stamattina non sono più come quelle che conoscevo prima del 28 febbraio (ultimo giorno di scuola); il loro sguardo sofferente si è posato sulle stimmate dell’esplosione apocalittica del 4 Agosto, (che ha parzialmente danneggiato i nostri 5 padiglioni).  Erano ansiosi di tornare alla normalità in un paese dove nulla va per il verso giusto: le disgrazie che ci cadono addosso come una pioggia torrenziale, a ritmi vertiginosi, spengono la piccola speranza che ancora li animava.

Stamattina ho visto quanto sia mortale la nostra situazione. Quanto è profonda la nostra ferita!  Il soffio mortale dell’esplosione ci ha feriti tutti… enorme è la nostra ferita interiore!!!!  Più grande del cratere dell’esplosione del porto!!!!

Come possiamo far sì che la linfa della vita possa ancora irrigare i giovani germogli? Ispiraci, Signore, le nuove vie da intraprendere e porteremo fino in fondo la nostra missione.